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06 Novembre 2014

Amarone della Valpolicella, un vino antico dalla moderna raffinatezza.

Cullato dal clima mite del Lago di Garda

L'approfondimento che sosvino.com propone questa settimana è sull'Amarone della Valpolicella Docg (Denominazione di origine controllata e garantita): un vino che si abbina perfettamente a secondi a base di carne, selvaggina, formaggi stagionati. Ma, come per alcuni grandi vini, a noi piace considerarlo un prodotto da meditazione: per questo, lo si può sorseggiare a fine pasto; magari in compagnia di una persona cara, davanti a un caminetto acceso, così da far emergere tutta la sua romanticità ma anche la sua raffinatezza.
Il suo colore rosso molto intenso con note granate e profumo che ricorda le frutta passita, il tabacco e le spezie (grazie alle muffe nobili createsi nel corso dell’appassimento) introducono il palato alla forte personalità di questo vino, emblema della terra Veronese, il cui sapore asciutto ma di molta morbidezza e con corpo pieno riesce a soddisfare anche i più esigenti. Si tratta di caratteristiche che sono ben riportate anche nel disciplinare in cui sono contenute le linee guida, a cui ci si deve attenere per la scelta e la coltivazione delle uve e per la vinificazione.
La storia dell'Amarone della Valpolicella inizia nel quarto secolo dopo Cristo quando Cassiodoro ministro del re dei Visigoti, Teodorico, chiese ai proprietari terrieri della Valpolicella un vino particolare per la mensa regale: un vino realizzato con la tecnica dell'appassimento delle uve, che aveva il nome di Acinatico. Ma i primi esemplari di bottiglie di “Amarone”, coltivati a livello domestico senza etichetta risalgono ai primi del Novecento, con prima commercializzazione datata 1953. Via via, negli anni, progresso delle tecniche di produzione e limitazione della zona di coltivazione delle uve portarono all'approvazione, 1968, del primo disciplinare ufficiale dell'Amarone della Valpolicella con riconoscimento della Doc (Denominazione di origine controllata). Nel 2010, con modifiche nel 2011, venne approvato il disciplinare della Docg. La zona di produzione coincide con la fascia pedemontana della provincia di Verona, dal lago di Garda quasi al confine con la provincia di Vicenza. Le uve beneficiano di un microclima particolare, grazie alla protezione dei monti Lessini a nord, al vicino lago e al clima mite e non troppo piovoso dei terreni collinari e di fondovalle. L'Amarone della Valpolicella deve invecchiare almeno due anni (dal primo gennaio successivo all'annata di produzione delle uve) prima di essere destinato al consumo; per la specifica "Riserva", il periodo minimo di invecchiamento è di quattro anni (dal primo novembre dell'anno di vendemmia).
Le uve vengono selezionate in vigna e raccolte, per poi essere adagiate in un unico strato all'interno di cassette di legno o di plastica, o meglio ancora su graticci di canne di bambù per fare circolare adeguatamente l’aria senza che i grappoli si schiaccino. In fruttai aerati si mantiene un'adeguata conservazione delle uve per 100 o 120 giorni, fino a quando non perdono almeno il 50% del peso. La peculiarità dell'Amarone della Valpolicella sta proprio in questa fase di appassimento, al termine della quale si pigia l'uva con minimo due anni di affinamento in botti di legno prima di essere imbottigliato.
La zona di produzione della Docg comprende in tutto o in parte i territori dei Comuni di Marano, Fumane, Negrar, S. Ambrogio, S. Pietro in Cariano, Dolcè, Verona, S. Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, S. Mauro di Saline e Montecchia di Crosara.
Le uve utilizzate sono Corvina Veronese dal 45 al 95% anche se è ammessa l'uva Corvinone nella misura massima del 50%, in sostituzione di una pari percentuale di Corvina; Rondinella dal 5 al 30%; e fino a un massimo del 25% totale le uve, anche altri vitigni a bacca rossa non aromatici, ammessi alla coltivazione per la provincia di Verona. Sono tre le tipologie di questo vino: Classico, Valpantena e Riserva. La zona di produzione delle uve per la menzione Classico comprende i Comuni di Negrar, Marano, Fumane, Sant'Ambrogio, S. Pietro in Cariano che si differenzia da quella con specificazione geografica Valpantena.
Sosvino.com commercializza l'Amarone della Valpolicella Docg "Campo Leon" della Società Agricola "Latium Morini" di Mezzane (VR), i cui vigneti di 25 anni di età si trovano a 250 metri sul livello del mare nelle zone di Mezzane, Grezzana e Illasi. Il colore del “Campo Leon” è un rosso rubino intenso con leggeri riflessi granata; al naso è complesso, con sentori di cherry maturo quasi marmellatoso, liquirizia, pepe nero, tabacco toscano non invadente; al palato si presenta caldo e morbido, con tannino predominante su una piacevole mineralità di fondo derivante dal terreno vulcanico su cui sono coltivate le uve necessarie per la creazione di questo vino nobile. 
La vendemmia avviene manualmente con sistemazione delle uve in plateaux; appassimento delle uve per 120 giorni e criomacerazione (macerazione a freddo) nonché montaggio e rimontaggio delle bucce per 30 giorni per poi passare all'affinamento in tonneaux (grandi botti) da 350 litri, per 30 mesi.

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